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Il sud Italia è in pieno fermento artistico, e la Puglia negli ultimi anni è diventata un polo attrattivo dove l’arte contemporanea ha saputo trovare spazio nei borghi e nelle città. Questo articolo esplora vari progetti, fondazioni e musei che stanno contribuendo a questa rinascita culturale.
Tra sperimentazioni nei borghi, che scoprono l’arte come mezzo per rinnovare il tessuto edilizio, e fondazioni, anche private, che diventano poli catalizzatori di nuova linfa artistica, la Puglia offre una scena vibrante. I musei, con uno sguardo internazionale, lavorano per attrarre flussi di visitatori da tutto il mondo, contribuendo a consolidare l’importanza della regione nel panorama artistico contemporaneo.
L’arte contemporanea nel Sud Italia, con la sua visione imperfetta e autentica, riscuote un enorme fascino perché radicata nel territorio e nell’autenticità che oggi il mercato pare aver perso.
Nel secondo dopoguerra, vari movimenti e tendenze artistiche hanno dato vita a quella che oggi conosciamo come arte contemporanea. La prima grande novità riguarda le tecniche utilizzate per produrre arte. Non si limita più a scultura, pittura e fotografia, ma abbraccia anche musica, installazioni, performance, video e tutte le possibilità offerte dal mondo digitale.
L’arte contemporanea è oggi il risultato non solo del lavoro degli artisti, ma anche di un sistema più ampio strettamente legato al mercato dell’arte. Tra le nuove figure professionali emergono curatori, mercanti d’arte, istituzioni pubbliche, fondazioni private, biennali, critici e giornalisti.
Negli ultimi anni, diversi movimenti hanno preso piede, come l’arte ambientale, in cui gli artisti affrontano attivamente i temi del cambiamento climatico, l’arte site-specific, che prevede la creazione di opere pensate per un contesto specifico, la land art industriale, dove gli artisti si confrontano con grandi architetture industriali spesso abbandonate, e l’arte virtuale, che esplora nuove dimensioni utilizzando intelligenza artificiale e mondi virtuali.
Le mostre d’arte contemporanea in Puglia negli ultimi anni sono state fortemente sostenute dalla regione e hanno dimostrato la loro forza di attrazione anche se situate in luoghi meno noti ai grandi flussi turistici.
Una delle sfide più recenti è quella proposta dal Ministero della Cultura: individuare ogni anno in Italia la “Capitale italiana dell’arte contemporanea“. Questo nuovo riconoscimento è stato istituito per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea. L’obiettivo è realizzare e riqualificare spazi artistici, affinché il valore della cultura sia riconosciuto come fondamentale per l’identità nazionale, la coesione sociale, l’inclusione, la creatività, l’innovazione, lo sviluppo economico e il benessere collettivo.
Siamo sicuri che presto questo nuovo riconoscimento giungerà anche in Puglia e attendiamo con impazienza di conoscere quale sarà la “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026“.
Gli eventi, i festival e le mostre sul territorio pugliese sono presenti tutto l’anno. L’obiettivo che Canudis sposa è quello di valorizzare il panorama artistico e culturale della Puglia, supportando gli artisti emergenti e la produzione artistica-culturale locale.
Ecco i vari progetti, fondazioni e musei che stanno contribuendo a questa rinascita culturale.
La nascita del Museo Pino Pascali risale al 1998, in seguito a un significativo lascito di opere e cimeli appartenuti all’artista da parte della sua famiglia. Nel 2010, il Museo si trasforma in Fondazione Pino Pascali, compartecipata dalla Regione Puglia e dal Comune di Polignano a Mare, con un nuovo statuto e regolamento interno. L’attuale sede, un ex mattatoio comunale restaurato e a strapiombo sul mare, è la “casa sul mare” che Pascali tanto desiderava.
L’attività della Fondazione si ispira alla figura di Pino Pascali, uno dei più importanti esponenti dell’arte italiana e internazionale degli anni Sessanta, scomparso a soli 33 anni a Roma. Pascali è un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo dell’attività espositiva del museo. La Fondazione è strutturata per lavorare in modo eclettico, offrendo una visione dell’arte in linea con le principali ricerche linguistiche d’avanguardia del momento.
Oltre a un consistente numero di opere di Pino Pascali, la Fondazione espone anche le opere degli artisti pugliesi più significativi e degli artisti vincitori del Premio Pino Pascali. La collezione permanente e le mostre temporanee offrono al pubblico un’esperienza culturale di alto livello, in linea con gli standard museali più apprezzati al mondo. Grazie a questa eccellenza, nel 2013 la Fondazione ha ricevuto il Primo Premio come Miglior Fondazione d’Arte Contemporanea d’Italia.
L’artista italiano Francesco Camillo Giorgino, noto come Millo, è celebre per i suoi murales di grandi dimensioni che raffigurano abitanti amichevoli immersi nel contesto urbano. Utilizzando linee semplici in bianco e nero con tocchi di colore quando necessario, Millo spesso incorpora elementi architettonici nelle sue opere, creando dipinti multi-piano che esplorano la relazione tra l’uomo e l’ambiente urbano. In Puglia, Millo ha realizzato diverse opere significative.
A Putignano, il murale “Strike the Right Note” decora un ex macello trasformato in un centro culturale, dove le attività comunitarie sono influenzate dalla bellezza e dalla sonorità della natura locale. Questo spazio offre una varietà di attività, tra cui lezioni di musica, teatro e danza, supportate dal lavoro dei volontari locali.
A Monopoli, “Beyond the Sea”(foto cover dell’articolo) è un murale situato tra la città vecchia e il mare, che riflette sulla tropicalizzazione del Mediterraneo e l’impatto ecologico umano. Questo murale è stato realizzato per il PhEST, un festival dedicato alla fotografia, al cinema e all’arte.
A Mesagne, Millo ha creato “A ‘ddo rrivi chianti lu zippu”, un’opera che invita a prendere tempo per realizzare i propri desideri. Inoltre, “Cuore Sotterraneo”, ispirato al centro storico a forma di cuore della città, mira a valorizzare il patrimonio storico locale e a connettere la comunità con il proprio passato.
Infine, a Lecce, il murale “Wish” nel quartiere 167/B simboleggia la connessione e la resilienza della comunità contro le avversità, rappresentando un legame che unisce tutti noi. Questo quartiere, noto per la sua diversità culturale e il passato travagliato, sta vedendo una rinascita grazie a iniziative artistiche come quelle di Millo.
Questi murales non solo abbelliscono le città pugliesi, ma raccontano storie e temi rilevanti, creando un dialogo tra l’arte e la comunità locale.
Grottaglie, noto per essere il più antico e fiorente centro di produzione della ceramica in Puglia, è situato nella provincia di Taranto. Il suo quartiere delle ceramiche, dominato dal castello Episcopio del XV secolo, è famoso per le botteghe, i laboratori e i forni di cottura ricavati nella roccia lungo la gravina di San Giorgio. Questa città non è solo un centro di produzione ceramica, ma anche un palcoscenico per la street art, grazie al festival internazionale di street art denominato Fame, organizzato dall’artista Angelo Milano di Studio Cromie dal 2008 al 2012.
Il festival Fame ha mirato a risvegliare la coscienza della città e dei suoi abitanti, proponendo una nuova prospettiva in un contesto politico, sociale ed economico complesso. Durante le quattro edizioni, artisti di fama mondiale come EricailCane e Blu hanno decorato le grandi pareti cittadine con opere che giocano con i simboli locali e affrontano temi di rilevanza ecologica e sociale. Le opere di EricailCane popolano Grottaglie con entità zoomorfe, mentre Blu, riconosciuto come uno degli artisti di street art più talentuosi al mondo, ha creato murales come “Toxic Cake”, che denuncia lo sfruttamento selvaggio del territorio.
Negli ultimi anni, l’artista Paolo Carriere ha arricchito le strade di Grottaglie con murales raffiguranti i personaggi dei cartoni animati più amati, trasformando il centro storico in un luogo di meraviglia e nostalgia per i passanti. Questa evoluzione della street art non solo abbellisce gli spazi pubblici ma anche li rende più piacevoli e significativi, invitando i visitatori a esplorare e apprezzare la ricca eredità culturale della città.
L’intervento realizzato nel Parco Archeologico di Siponto reinterpreta i volumi dell’antica basilica paleocristiana situata vicino alla chiesa romanica esistente, eretta 600 anni dopo. Promosso dal Segretariato Regionale del MIBACT e dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia, il progetto si inserisce in un intervento conservativo.
La maestosa scultura trasparente in rete metallica di Edoardo Tresoldi si presenta come un manufatto contemporaneo perfettamente integrato con l’ambiente circostante, stabilendo un nuovo dialogo tra antico e contemporaneo. Questa installazione apre nuovi scenari per la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e archeologico. Distaccata da forti decomposizioni visive e volumetriche e valorizzata dai fattori atmosferici, l’installazione si delinea come un ponte verso la memoria del luogo, permettendo al pubblico di relazionarsi con il tempo e la storia.
La potenza visiva si basa sulla necessità essenziale di coincidere arte, paesaggio, storia e ambiente circostante, configurandosi come uno sviluppo artistico del concetto classico di restauro. Questa è una reinterpretazione innovativa dell’archeologia realizzata con il supporto dell’arte contemporanea, che dimostra come l’arte possa essere un mezzo potente per la preservazione e la valorizzazione dei siti storici.
La Fondazione Biscozzi | Rimbaud, fondata nel 19 febbraio 2018 dai coniugi Luigi Biscozzi e Dominique Rimbaud, si dedica con passione all’arte moderna e contemporanea, curando una collezione di circa duecento opere. Questo prezioso patrimonio non è solo destinato a essere conservato nel tempo, ma continua a crescere grazie a nuove acquisizioni, fungendo da fulcro per mostre, conferenze, eventi e iniziative didattiche e divulgative.
Riconosciuta come ente di pubblico interesse, la Fondazione ha avviato il “Progetto Lecce“, voluto da Luigi Biscozzi per rendere accessibile al pubblico della sua città d’origine questa significativa raccolta d’arte. Il progetto si distingue per la sua natura educativa e inclusiva, mirando a promuovere la cultura artistica nel contesto locale e oltre.
Il “167 Art Project” rappresenta un laboratorio dedicato all’arte situato nel cuore di Lecce, nel quartiere 167/B. Attivo da oltre dieci anni, questo progetto è un vero e proprio motore di ricerca e sperimentazione dell’arte urbana, integrandosi nelle crepe e negli intonaci della vita quotidiana.
Collaborando con numerosi artisti, operatori culturali e collettivi artistici, il laboratorio raffina nuove concezioni dell’abitare urbano. Attraverso l’utilizzo di spazi e linguaggi innovativi, contribuisce all’evoluzione sociale e geografica dei luoghi in cui opera, promuovendo un dialogo continuo tra arte, comunità e ambiente urbano.
CRAC Puglia – Centro Ricerca Arte Contemporanea a Taranto: Un Museo del Progetto
Il CRAC Puglia – Centro Ricerca Arte Contemporanea è un museo del progetto nato da oltre trent’anni di esperienza focalizzata sulla didattica e sull’inclusione sociale, promosso dall’Ente giuridico riconosciuto Fondazione Rocco Spani ONLUS con il sostegno della Regione Puglia.
Situato nell’ex Convento dei Padri Olivetani del XIII secolo in Corso Vittorio Emanuele II 17 a Taranto, il CRAC è diretto dal critico d’arte Roberto Lacarbonara, presieduto dall’artista Giulio De Mitri e supportato da un comitato scientifico.
Nonostante la persistente scarsa attenzione delle istituzioni locali verso l’arte contemporanea, esistono realtà strutturate e continuative che costituiscono punti di riferimento cruciali nel panorama pugliese per internazionalità, economia, progettualità e networking.
Tra i progetti di spicco, va menzionato il Palai Project a Lecce, che ha inserito l’arte contemporanea nei più suggestivi palazzi della città. Inoltre, il Trullo Ulìa Art Project a Ostuni offre un’esperienza di Contemporary art farm House, aperta su appuntamento, definendo il paesaggio della Valle D’Itria e le modalità di abitare le campagne.
La 15 Orient Gallery a Soleto, situata in un palazzo Carrozzini del 1779, riutilizza lo spazio creando una scenografia unica, dove l’intonaco dai colori tenui, le volte dipinte e il passare del tempo generano un’atmosfera suggestiva.
Il VOGA Art Project, organizzazione no profit a Bari, si dedica alla ricerca, produzione e valorizzazione dell’arte contemporanea, offrendo uno spazio a Via Francesco Curzio dei Mille 58 per mostre, presentazioni e laboratori di livello internazionale.
L’Esposizione Sud Est è uno spazio di ricerca per le pratiche artistiche contemporanee.
A Lecce c’è Canefiori, un laboratorio nel centro della città, dedicato alla creazione, produzione, esposizione, insegnamento e apprendimento di arte, artigianato, arte applicata, architettura e cultura materiale.
Infine, il Post Disaster Rooftops a Taranto è una performance collettiva che occupa spazi urbani non convenzionali, ancora liberi dalle principali forme di egemonia, rappresentando un’innovativa espressione artistica nel contesto urbano.