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Dietro uno sguardo apparentemente timido, si cela la personalità poliedrica di Rebecca Schiavone. Nata nel 1992, è un’artista laureata in scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce nel 2018 e in Arti Visive e Moda presso lo IUAV di Venezia nel 2023.
La sua massima espressione artistica risiede nella pittura figurativa, in cui i soggetti dipinti spesso emergono isolati dal loro contesto. L’iconografia da lei elaborata abbraccia una molteplicità di oggetti. I luoghi, gli animali e i personaggi, narrano storie attraverso una mescolanza di elementi che creano scenari essenziali, differenti dall’ordinario e dal quotidiano. La sua arte rappresenta una sorta di meta-narrazione che, attraverso la pittura, esplora il rapporto fisico con lo spazio circostante.
Tra i temi ricorrenti nelle sue opere troviamo la distanza, la precarietà, la protezione, l’isolamento, la scoperta e l’auto-affermazione, il ritiro, la proibizione o la solitudine. Questi argomenti traggono ispirazione da un mondo arcaico, magico e misterioso, dove sacro e profano si fondono in una visione onirica di forme e materiali.
Uno dei progetti attuali a cui Rebecca sta dedicando il suo impegno è Spuria. Questo neonato brand si presenta con una capsule di borse dipinte a mano. Le borse, dalle forme minimali, sono realizzate con cura artigianale dalle sapienti mani della madre. Quest’ultima utilizza il raso e lo abbina a un colore differente per ogni modello. Le forme delle borse variano, così come i dipinti che le rendono uniche. Infatti, una borsa dipinta a mano diviene simile a una tela d’artista, difficilmente replicabile e assolutamente unica.
Il design delle borse è minimale, pensato per adattarsi a qualsiasi tipo di outfit o occasione. I paesaggi dipinti sono spesso il frutto dell’analisi delle immagini sacre che siamo soliti ritrovare nelle chiese e nei santuari. L’iconografia sacra, infatti, è fonte di ispirazione soprattutto per quanto riguarda i paesaggi. Nei santini delle devozioni, nelle “annunciazioni quattrocentesche” e negli affreschi delle catacombe romane, questi paesaggi primordiali fungono da sfondo ai soggetti. Il linguaggio creato è quindi innovativo, regalando dipinti ricchi di meraviglia e insoliti.
La ricerca iconografica riguarda anche il design delle borse. Queste traggono ispirazione da un elemento misterioso delle “Annunciazioni” Quattrocentesche. Infatti la “borsa della Vergine”, erano solitamente situate ai piedi della figura femminile e interpretata come portabibbia, ovvero il contenitore di un oggetto prezioso. Questo accessorio è un objet du désir capace di evocare quell’immaginario al contempo sacro e profano. Rebecca Schiavone attraverso l’utilizzo di materiali preziosi, come il raso e la seta, richiama immediatamente le vesti delle Vergini dipinte.
Anche la scelta del raso non è casuale; questo tessuto, cangiante risplende come un oggetto prezioso.
Tra le dimensioni disponibili di Spuria, troviamo la Tracolla Piccola/Hand Bag, con dimensioni variabili di 20×15 cm e una tracolla di 110 cm. Questa è adatta per contenere gli oggetti essenziali come documenti o il cellulare. La Tracolla Media, con dimensioni variabili di 25×27 cm, è ideale per contenere oggetti più grandi come il taccuino da disegno o una cover book. Infine la Tote Bag, con dimensioni variabili di 30×35 cm e manici a spalla. Questa è perfetta per contenere oggetti quotidiani o il tablet per un appuntamento di lavoro.
Inoltre, Rebecca offre anche il servizio di personalizzazione, permettendo di adattare le dimensioni, i materiali e i soggetti dipinti alle proprie esigenze. Questo rende ogni borsa ancora più esclusiva e originale. Il servizio di personalizzazione viene offerto dopo una consulenza sull’idea del cliente, il quale può usufruire gratuitamente di questo supporto. La personalizzazione prevede la scelta di quattro componenti: soggetto, modello, materiale e colore.
La cura dei dettagli si riflette anche nella scelta dei materiali. Per il rivestimento interno della borsa, è possibile optare per un colore a contrasto o lo stesso scelto per l’esterno.
Inoltre, il tema del riciclo e della rinascita dei materiali si estende anche alla collezione di anelli di Rebecca. Oltre ad essere un’artista delle borse, Rebecca è anche una designer di gioielli. Tra le sue creazioni in via di perfezionamento, troviamo gioielli realizzati con scarti di tessuti che vengono modellati e resinati per formare gioielli contemporanei. Questo lavoro prezioso parte dai materiali e si concretizza creando un perfetto equilibrio tra figure astratte e forme fantasiose.
Il brand Spuria di Rebecca Schiavone è indubbiamente da seguire, in quanto si trova in piena evoluzione, continuamente alla ricerca di nuove ispirazioni e innovazioni.
La sua idea di combinare arte figurativa con la creazione di borse dipinte a mano è genuinamente innovativa. Rebecca promette di lasciare un segno nel mondo della moda e dell’arte. Canudis è entusiasta di sostenere questa iniziativa e di vedere dove porterà il talento e la creatività di Rebecca nel futuro.
Rebecca è stata tra i protagonisti dell’Art Market.